Al fine del decorso del "termine breve" di impugnazione, la
notificazione della sentenza alla Pubblica Amministrazione
deve indicare le generalità del difensore ove l’ente è
domiciliato
Autore:
Francesco Tedioli
Il
testo integrale
della nota è pubblicato su
Euroconference LEGAL, 15
dicembre 2020.
Con la sentenza
30 settembre 2020, n. 20866, le Sezioni Unite della Corte di cassazione
stabiliscono che la notifica della sentenza di primo grado, senza alcuna menzione del difensore,
deve ritenersi inidonea a far decorrere il termine breve per impugnare, con conseguente erronea
declaratoria di inammissibilità dell’appello.
A fondamento della propria decisione, la Suprema Corte specifica che, solo qualora l’atto sia dotato
di tutti i requisiti formali minimi univoci sopra enunciati, la notificazione si perfeziona e sollecita
validamente un’eventuale impugnazione entro il termine breve.
E’, quindi, indispensabile che il procuratore sia menzionato nella notifica, o che sia, con immediatezza,
percepibile come destinatario dell’atto, pur senza necessità che il notificante usi formule sacramentali o sia
assoggettato a formalismi eccessivi.
Al contrario, la notifica errata, fatta personalmente alla parte, senza alcuna menzione
dell'univoca direzione
a quel procuratore, non può avere il medesimo effetto, neppure nel caso in cui la stessa sia eseguita in un luogo
che sia, al medesimo tempo, sede di una pubblica amministrazione, sede della sua avvocatura interna e
domicilio eletto per il giudizio.
In tale ipotesi opera, quindi, l’ordinario termine semestrale, che si applica
in assenza di notificazione. Il nominativo del difensore nell’intestazione della sentenza non comporta che la notifica
sia diretta univocamente a quest’ultimo e, quand’anche il titolo sia dal medesimo ricevuto, non attiva il suo
onere di impugnazione. Questo principio di diritto pare non operare, invece, nel caso più generale in cui, ferma la
mancanza di indicazione del nominativo del procuratore nella relazione di notifica, l’atto sia diretto presso
il suo studio professionale, diverso dalla sede o residenza del cliente.